Scrittore e poeta, al secolo Antonio Centanin, nasce a Viggiù nel 1967. Il suo pseudonimo ha origine dalla frase in codice ALDO DICE 26×1, presente nel telegramma del Comitato di Liberazione Nazionale per indicare il giorno e l’ora in cui dare il via all’insurrezione dei partigiani a Torino. Dopo la laurea in filosofia morale, Nove esordisce nel 1998 tra i cosiddetti scrittori cannibali con la pubblicazione di Superwoobinda, per Einaudi (precedentemente pubblicato da Castelvecchio con il titolo Woobinda e altre storie senza lieto fine). Dal 2000, con Amore mio infinito (Einaudi), si distacca dal genere pulp e negli anni successivi si interessa a temi e problematiche sociali come il lavoro e il precariato (è del 2006 la pubblicazione di Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese, per Einaudi Stile Libero). Il suo ultimo romanzo, La Vita Oscena (2010, sempre per Einaudi Stile Libero) è un’autobiografia che ripercorre alcuni passaggi della vita dell’autore dall’infanzia e adolescenza alla vita adulta.